Oramai ci siamo quasi al nefasto giorno, quello della terza guerra mondiale. E non a pezzi come si era detto fino ad oggi, ma per intero.
Lo schema oramai è scontato, la Russia provoca in modo continuativo da settimane. Se prima era "testare" la reattività dei sistemi occidentali, sicuramente vero, oggi non è più così.
Lo scopo è simile al bullo, quello prepotente che crede di essere più forzuto e per questo provoca nella speranza di trovare una reazione. Da lì tutto diventa qualsiasi cosa, colpe comprese, per cui si può dare via al caos.
Ecco, la Russia sta cercando quello che risponde alla provocazione, per passare, almeno in patria loro, come parte offesa. Quelli che hanno dovuto difendersi, non c'era altra soluzione. La realtà chiaramente è ben diversa, ad oggi le provocazioni sempre più smaccate non hanno trovato risposta. Ma è solo un dettaglio, prima o poi qualcosa succede.
Se la NATO non ingaggia indirettamente, sarà la Russia stessa a farlo abbattendo qualche aereo occidentale, seppure questi ultimi non abbiano sparato per primi o addirittura come è probabile, non abbiano sparato proprio.
La domanda corretta però è "perché ora?". Questa situazione di stress avrebbe potuto avere luogo almeno due anni fa, ma fino a questi giorni non c'è mai stata una provocazione diretta, la guerra in Ucraina assorbiva tutto il loro effort militare e tattico.
Quindi perché ora? La risposta non c'è, almeno al momento in cui scrivo il post. Si possono fare alcune congetture.
Il conflitto ucraino è ad un punto di svolta? Quale non è chiaro. Di sicuro se succede è un collasso di una delle due parti. Non è detto che la Russia stia vincendo, anzi a mio avviso ha rimediato una figuraccia improponibile. Il secondo, per alcuni il primo, esercito del mondo che subisce una ricacciata sul terreno di guerra da un esercito praticamente inesistente. Perché va ricordato che a febbraio 2022 la situazione militare della Ucraina era decisamente disastrato. In questi tre anni poi nessuno dei due ha avuto il controllo aereo, parte cruciale di qualsiasi conflitto moderno. Con il risultato che questo somiglia più alla prima guerra mondiale, ovvero guerre di trincea e stallo complessivo.
Una seconda ipotesi è l'appoggio cinese che apre diversi fronti, indebolendo il teatro europeo a favore teorica della Russia, mentre la Cina occupa quello orientale / asiatico. Questo metterebbe in difficoltà gli Stati Uniti, e comunque il progetto prevederebbe una debacle degli eserciti europei, che similarmente a quello cinese non sono noti. Cioè nello stato moderno delle cose, le capacità degli eserciti europei benché più piccoli in un teatro di guerra vasto è un dato sconosciuto. Proprio in Ucraina l'intelligence russa ha commesso degli errori dozzinali dovuti alla corruzione. Ecco non dobbiamo dimenticare che tutti gli stati comunisti hanno un tasso di corruzione assurdo, tanto da essere persino fatto alla luce del sole; mi riferisco alla Cina.
Terza ipotesi, il presidente russo è vicinissimo al collasso, in questo caso il personalismo di Putin prevale, per cui tenta di portarsi dietro l'occidente sperando di ottenere una cortina fumogena cercando di passare per parte offesa, sviando la sua situazione critica con uno stato di guerra. Praticamente quello che ha fatto Benjamin Netanyahu in Israele.
Nel caso il presidente russo si trovasse di colpo senza il potere reale e venisse assassinato, è molto probabile che sia un generale o qualche matto conclamato, come l'attuale ministro degli esteri, a prendere il controllo, senza di fatto cambiare lo stato delle cose.
Il conflitto mondiale non è detto che sia nucleare, anzi paradossalmente mi aspetto che non lo sia proprio. Anche perché i numeri sulla carta sono ben diversi da quelli reali, sistemi malfunzionanti, programmi arretrati o non testati sostanzialmente da tutte le parti, rendono quella carta impraticabile perché nessuno avrebbe la certezza del risultato.
E' invece più probabile che specie in Europa ci siano forzature di spaccare un ipotetico blocco. Sappiamo che tutti gli stati ex iugoslavi vacillano sulla parte da prendere. L'Ungheria probabilmente volterebbe le spalle. Confusione o debolezza politica si rifletterebbero sulla debolezza militare. Non è detto che questo si avveri, anzi è più probabile che avvenga l'effetto opposto per una coesione d'intenti che sorpassa gli interessi statalisti.
Comunque vada sarà un disastro.

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